Giorgia Meloni Premier e la scelta ‘sicura’ dei Tg: nel momento del bisogno c’è la tv
Giorgia Meloni Premier, la scelta di Tg1 e Tg5 per confermare la centralità della tv nel momento del ‘bisogno’
Quando il gioco si fa duro… entra in ballo la televisione. È questa la lezione che si può trarre dalla recente decisione di Giorgia Meloni di affidare ai telegiornali più seguiti sulla tv italiana la sua ‘difesa’ sul tema carburanti nelle ore più calde della polemica. È accaduto lo scorso giovedì, 12 gennaio, quando la Presidente del Consiglio ha scelto di intervenire nella stessa serata al Tg1 e al Tg5 per provare a chiarire la posizione del governo rispetto all’aumento del prezzo della benzina e del mancato taglio delle accise sui carburanti (sostanzialmente “non c’è nessuna volontà di fare scarica barile, la stragrande maggior parte dei benzinai si sta comportando con grande responsabilità” e “Abbiamo fatto una manovra da 30 miliardi, di quei 30 miliardi, 20 li abbiamo investiti su quella che era la priorità su cui tutti erano d’accordo, il caro bollette. Sui rimanenti 10 miliardi, avevamo due scelte, o tagliare le accise, a tutti, anche ai ricchi, o prendere quelle risorse e concentrarle sui redditi medio bassi che è quello che abbiamo fatto“).
Dichiarazioni – rilasciate in interviste di durata intorno ai 3 minuti – che non sono servite a smontare il caso, considerando che ancora oggi le organizzazioni dei gestori Faib, Fegica, Figisc-Anisa hanno confermato, dopo l’incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, lo sciopero che durerà 48 ore a partire dalle 19.00 del 24 gennaio.
Al netto della questione politica, merita attenzione la scelta di Giorgia Meloni, che fino a questo momento – siamo a quasi tre mesi dall’insediamento del suo governo – si è mostrata comprensibilmente prudente rispetto al mezzo televisivo. Da Premier la leader di Fratelli d’Italia, infatti, ha concesso una sola intervista tv, a Bruno Vespa a Porta a Porta, per l’occasione anticipato nella fascia dell’access prime time di Rai1, al posto de I Soliti ignoti. Per il resto, oltre alle conferenza stampa a cui ha preso parte (in alcuni casi non senza frizioni con i giornalisti), ha preferito concentrarsi sui social dove ha inaugurato la rubrica ‘Gli appunti di Giorgia’.
Ed invece con la convocazione di Tg1 e Tg5 (insieme quasi 10 milioni di telespettatori) nel momento del bisogno – il prezzo della benzina ha rappresentato il primo vero fattore di rischio per la popolarità dell’esecutivo – ha ribadito la centralità, della televisione, ancora nel 2023 e anche per i politici che animano le istituzioni.